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Lucca, 8 Dicembre 2010 - Buona difesa, precisione in miglioramento, ma tutto questo non basta alla Tecnosteel: la formazione lucchese si impone in particolare grazie alla buona precisione al tiro da tre espresso ed al maggior numero di rimbalzi catturati in attacco diventati canestri.
Nei primi minuti le due formazioni si affrontano punto a punto; la formazione lucchese cerca un gioco più veloce che la squadra torinese però è brava a rallentare. Biancani prova a realizzare due volte in contropiede, ma la risposta torinese è abbastanza compatta. Il punteggio è quanto mai basso: a quattro minuti dall’inizio della partita Lucca è avanti di mezzo canestro (5-4). Al 5’ Lucca aumenta nuovamente il ritmo, Torino non riesce a contenerla e con le due triple consecutive di Potì si porta in vantaggio di 9 lunghezze (15-6).
Costretta all’inseguimento, la Tecnosteel va a canestro con Berta prima e Arlotto dopo, aprendo un parziale che si chiude con i successivi liberi di capitan Gioria (12-15). A fil di sirena, arriva la tripla di Drocker a portare la formazione in vantaggio di 6 lunghezze.
All’inizio del secondo quarto Torino inizia a recuperare lo svantaggio con un’azione da sotto di Nord. Lucca approfitta di una défaillances della formazione torinese per portarsi a +8 (24-16 al 12’). Coach Bronzin chiama time out e prova a mettere ordine, con gli effetti sperati: si porta subito a canestro Galiazzo con una tripla, cui risponde Drocker al 24’ e Potì al 26’: Lucca è di nuovo in vantaggio di 8 punti (22-30). La precisione ai tiri continua a non essere una delle principali qualità della formazione, che cattura molti rimbalzi, ma non riesce a concretizzarli in canestri. Con il libero di Biancani al 18’, Lucca conquista per la prima volta un vantaggio a doppia cifra; chiude in quarto sopra di 11.
Nel terzo periodo, malgrado la precisione al tiro della formazione torinese sembra essere migliorata, il vantaggio lucchese aumenta fino a +14 (35-49 al 24’) dopo due triple di Biancani. Torino recupera lo svantaggio del quarto, riportandosi sotto di una decina di lunghezze fino al 5-0 del 27’ dei padroni di casa (43-56). Torino si riporta lentamente a -9, ma tutti i tentativi di recupero vengono prontamente bloccati dalle triple toscane, che entrano con particolare precisione (10-19).
L’ultima frazione parte bene per Torino: il press toscano è messo in difficoltà dai fischi arbitrali che portano Lucca in bonus già al 32’; i molti liberi concessi permettono così alla Tecnosteel di avvicinarsi pian piano, arrivando a -6 (58-64). Dopo un silenzio durato quattro minuti, Lucca si riporta a +12 (58-70 al 36’), mentre i bianco blu di coach Bronzin faticano nuovamente a realizzare, malgrado riescano a sviluppare buone azioni offensive. Lucca allunga ancora – definitivamente – con la tripla di Biancani (58-73), mentre la botta alla caviglia subita all’inizio dell’incontro, aggravata da un secondo colpo costringe capitan Gioria alla panchina. Nel finale ai problemi al tiro si aggiunge l’imprecisione a rimbalzo. Nel finale coach Bronzin fa entrare Carossa e Martina (richiamando in panchina Berta, mentre Arlotto è costretto a sedersi per il quinto fallo commesso) per fargli fare un po’ di esperienza.
''Non abbiamo difeso bene nei primi venti minuti, poi nel terzo quarto siamo scesi in campo con maggiore intensità – commenta coach Bronzin – Altro nostro errore è stato perdere concentrazione sul -6, il parziale successivo ci ha sciolto come neve al sole. Nel finale siamo stati un po’ bruttini, ma è normale, visto l’accumularsi dei falli e l’infortunio di Gioria. Abbiamo giocato male soprattutto nel finale del secondo e dell’ultimo quarto, dove si è voluto giocare in modo più personale. Noi dobbiamo riuscire a giocare di squadra quaranta minuti. Il campionato però non finisce con questa giornata, vogliamo e possiamo ancora crederci. Per quanto riguarda le basse percentuali al tiro, la colpa è nella ricerca di situazioni sbagliate in campo, dovute soprattutto ad un lavoro tecnico che non ho ancora sviluppato completamente, e che avere una partita ogni tre giorni non aiuta a sviluppare''.