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L’Ebro Milano sgambetta l’Augusta Torino Basket infliggendole la seconda sconfitta in campionato. Torino non riesce dunque ad approfittare del passo falso della capolista Cus Torino, sconfitta da Desio, e rimane a due punti dalla vetta in compagnia di altre 5 squadre.
La partita non è stata spettacolare, con le due squadre contratte e le mani certamente non torride: le percentuali dal campo dimostrano quanto espresso prima e il primo periodo, concluso sul 13-13, testimonia le difficoltà dei due attacchi. Ma la partenza è stata tutta firmata Ebro che, con un parziale di 11-2, ha annichilito i torinesi, bloccati ad un solo canestro fino al minuto numero 7. Un po’ alla volta però l’Augusta ha recuperato, riportandosi a contatto sul finire del periodo.
Nella seconda frazione Menzio e Muyango hanno spinto in avanti Torino Basket che è riuscita anche a portarsi sul +4, prima che una tripla di Maura sulla sirena del secondo quarto non riportasse a -1 l’Ebro, lasciano le due squadre fianco a fianco.
La prova dei due centri torinesi, Passera e Robotti, è stata sicuramente positiva sia per impatto difensivo che per apporto offensivo. I due pivot hanno anche giocato insieme, confermando la possibilità per coach Tassone di giocare con due lunghi e impensierire gli avversari.
Ma il vero problema per Torino è stata la percentuale al tiro: nonostante i centri attirassero la difesa, gli esterni hanno tirato con un deludente 20% da 3 punti (4/20) e con il 40% totale dal campo.
Buona invece per l’Ebro la prova di Santroni e Solaini, entrambi a quota 14 a fine partita: la squadra non ha pagato più di tanto l’assenza tra le proprie fila di Ucelli riuscendo a sfruttare al meglio le pause in attacco dei torinesi.
Nell’ultimo periodo il break decisivo: Milano riesce a portarsi sul 61-55 all’8’, dopo aver condotto anche di 9 punti, scavando un solco importante tra le due squadre. Le conclusioni in attacco dell’Augusta trovano maggior fluidità e portano il punteggio a contatto negli ultimi istanti di gioco. Ma un gioco da tre punti di Santroni mette la parola fine alla partita per il 64-60 finale.