San Giorgio su Legnano, 2 ottobre 2010
Tecnosteel Torino Basket cade sul parquet del Castellanza, dopo un buon primo quarto ed una seconda frazione povera di idee che ha condizionato la partita. Nel terzo quarto e nell’ultimo quarto la squadra ritrova la concentrazione e riesce a trovare la via a canestro con continuità per ampie frazioni, schierando anche una buona difesa, ma non riesce a colmare il gap che i lombardi avevano costruito nel secondo quarto.
La Tecnosteel scende in campo più lunga, con Di Gioia nuovamente a disposizione per coach Carbone. Una tripla di Menzio al 4’ porta in vantaggio la formazione ospite, ma la Sangiorgese firma un 6-0 che segna un primo concreto vantaggio su Torino.
Nel secondo quarto la formazione torinese fatica a realizzare, il primo canestro arriva con Di Gioia dopo un 8-0 dei padroni di casa; il vantaggio dei lombardi supera i venti punti e si porta a +25 con il tiro da sotto di Vitali al 19’ (38-13), grazie ad un Mapelli molto ispirato e preciso (finisce l’incontro con 19 punti, di cui 3 triple, 4 tiri da 2 punti e 2 tiri liberi, senza averne sbagliato uno).
Migliori i due quarti successivi per la Tecnosteel: la terza frazione inizia con un 1-10 (41-25 al 26’), grazie ad una buona prova di Berta e Carossa e il quarto periodo si apre con uno 0-9 con un’importante tripla di Berta al 33’ (che porta la formazione sul 56-37) e ad un canestro di Draghici con cui si raggiunge il -17; un fallo di Vitali non fischiato sullo stesso Draghici causa una protesta della formazione torinese, che culmina con il tecnico ad Arlotto al 36’. La formazione gioca gli ultimi minuti con tanto nervosismo in corpo, la precisione al tiro cala notevolmente e si fa difficile recuperare lo svantaggio: la partita si conclude sul -19 (72-53).
''L’atteggiamento in difesa non è stato quello che mi aspettavo – commenta coach Carbone – vorrei che i giocatori attaccassero di più, e non stessero troppo ad aspettare la buona occasione. L’atteggiamento, insomma, che ha caratterizzato i primi 5 minuti di gioco e l’inizio degli ultimi due quarti. Dobbiamo renderci conto che in questa categoria c’è molto più contatto fisico, lamentandoci e protestando perdiamo la concentrazione necessaria a portare a casa la partita. L’atteggiamento sui grossi parziali resta sempre lo stesso, ci lasciamo prendere dalla sfiducia, forziamo i palloni e giochiamo con un nervosismo che ci condiziona anche nella precisione al tiro''.
L’occasione per rifarsi è la prossima partita, in casa (pala Crocetta, via Piazzi 25) contro Varese, sabato 9 ottobre alle ore 21.00.