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fotoCe l'abbiamo fatta: promossi in SERIE D...!!


SAVIGLIANO (CN) – Il percorso iniziato ad Ottobre 2011 con la vittoria a Crescentino si conclude nove mesi dopo, con la conquista della promozione alla Serie D 2012-2013. Oggi non ho assolutamente intenzione di tediarvi con i soliti commenti più o meno tecnici alla due giorni cuneese: voglio solo fare i complimenti all’Alfieri, che sale in D con noi, e soprattutto ringraziarVi personalmente per aver fatto parte di questa cavalcata meravigliosa.

Il primo ringraziamento va a Genitori, Nonni, Fratelli, Sorelle, Fidanzate, Amici, Amiche e Mogli che ci hanno seguito, e sostenuto, con così tanta passione lungo gli oltre 6.000 Km che ci siamo tutti quanti sobbarcati su e giù da Torino. Mi avete fatto tornare alla mente il gruppo che seguiva il ''mio'' Cus Torino 1978: una Famiglia che ancora oggi, a più di vent’anni di distanza, quando si rincontra ricorda con gioia quel periodo. Vi auguro, di tutto cuore, che lo stesso possa accadere anche a Voi.

Il secondo ringraziamento va a Massimo che, nonostante la pessima conclusione della scorsa stagione, ha deciso di rimanere in sella e dare a tutti quanti noi la possibilità di fare quello che più ci piace, ossia giocare a pallacanestro. E’ quello che ha patito di più la tensione di queste Final Eight (e non dire che non è vero, ti ho visto!) ma ne comprendo perfettamente il motivo. E sono certo che la vittoria di ieri sera lo ha ripagato di tutto, con gli interessi.

Il terzo ringraziamento va a Coach Carbone. Accetta con la consueta umiltà di allenare in Promozione, e lo fa con una passione ed una dedizione encomiabili. Ama insegnare la pallacanestro ai giovani, e lo fa in un modo, e con dei modi, che non hanno eguali. Merita la Serie A (e non quella Dilettanti!), e non è detto che prima o poi non si riesca a convincerlo di fare il grande passo!

Il quarto ringraziamento va a Sem, Memme, Carletto, Alex, Marco, Andrea, Alessandro e Simone che, pur facendo parte di altre formazioni, hanno trovato il tempo di allenarsi e di giocare con noi, sopperendo alle difficoltà numeriche, unico vero handicap di questa stagione.

Il quinto, ed ultimo, ringraziamento va allo ''zoccolo duro'' della Squadra. Un breve pensiero per ciascuno di loro:

#6, Simone Sartori. Invertendo una delle sue espressioni più classiche, “che bella persona!”. Il più presente di tutti nonostante il minutaggio non elevato. Mai una parola fuori posto, mai una brutta reazione dopo una sostituzione o un contatto duro degli avversari. Quando la butta dentro la panchina esulta, neanche fosse Inzaghi o Trezeguet. Esempio. Voto: 10.

#7, Giorgio Barbato. Il mio vicino di panca. Si è infortunato gravemente nel momento più importante della stagione, e se n’è sentita la mancanza come dell’acqua nel deserto. Quando c’è da lottare a rimbalzo, state certi che se Giorgio è in campo è li al vostro fianco per prenderlo, aiutarvi a farlo, oppure evitare che lo facciate. Ha onorato al meglio la maglia numero 7, rifiutandosi più volte di restituirla al suo legittimo proprietario. Tacchino. Voto: 10.

#8, Mattia Bonelli. Un play mancino alto e veloce che tanti se lo sognano. Portare la palla contro di lui è un incubo: non ti si scrolla mai di dosso ed appena fai un errore le sue mani veloci te la portano via. In attacco, segna e fa segnare, anche se qualche volta l’assist o lo vede solo lui, oppure lo vede anche l’avversario. Da migliorare le rime con ''ito''. Poeta. Voto: 10.

#9, Alessandro Scalzo. Dopo aver imparato il tiro in corsa ed il tiro in sospensione, decide che per lui non è sufficiente e si inventa il tiro carpiato ritornato con quadrupla rotazione. Ai 6.000 km di cui sopra ne aggiunge altrettanti per andare ad allenarsi ed a giocare in terra novarese. Gestisce alla grande il triplice impegno ed è sempre lui il designato quando è necessario annullare difensivamente il più pericoloso degli avversari. Trecatese. Voto: 10.

#10, Lorenzo Morreale. Alterna nella stessa partita momenti di grande gioco e reazioni al di sopra delle righe. Non gli piace stare sotto canestro, ma lo fa con dedizione, anche quando deve marcarne tre (…). Il tecnico e le cinque stoppate di ieri sera sono un esempio di quello che vado dicendo. Deve tenermi sveglio nei viaggi di ritorno, ma se spesso è lui ad addormentarsi dopo aver collegato allo stereo decibel di tunz music. Odi et amo. Voto: 10.

#11, Andrea Portigliotti. Subisce i falli più duri, e contemporaneamente più strani, di tutto il campionato. Si rialza dopo ognuno di questi e, sempre, commenta semplicemente ''Ragazzi! Che botta!''. Con qualche minimo intercalare... A Salsomaggiore gioca contro Arezzo nonostante sia sceso in Emilia con le stampelle. Quando entra in striscia, è un tiratore che ti ammazza. Killer. Voto: 10.

#12, Alessandro Trabuio. Ha quasi meno fiato di me, ma è l’altro tiratore che quando entra in striscia è mortifero. La preparazione per il prossimo esame di maturità lo rendono indisponibile per le ultime due partite di campionato, ma la numerosità di sms che ha ricevuto sabato notte per convincerlo a venire ugualmente a Savigliano testimoniano quanto forte sia stato il suo legame e la sua integrazione con il Gruppo. Specialista. Voto: 10.

#13, Emanuele Ravetti. Quando c’è da cambiare il ritmo alla gara lo butti in campo. Punto e basta. Un secondo prima è affianco a te a difendere, mezzo secondo dopo è sotto l’altro canestro pronto a segnare in contropiede. Per questo motivo, è il più odiato dagli ultratrentenni della promozione, che spesso e volentieri ne hanno solo letto la targa (da lontano, con le lenti multifocali). Bolt. Voto: 10.


Buone Vacanze a tutti.

Ciao dal Vostro
Luca # 7
#luckyame78

Dimenticavo…

#14, Luca Amerio. Da ragazzino era definito ''il giocatore che vuole sempre dire la sua agli arbitri''. Qualche anno dopo, più semplicemente, ''Killer''. Si ripresenta in campo dopo 10 anni di inattività, 30 chili di troppo e le stesse caratteristiche. Rischia l’espulsione ad Asti nel primo turno dei play-off perché gli hanno scippato i falli che avrebbero realizzato il sogno di segnare di nuovo in una gara ufficiale. Al termine di questa stagione l’inattività si è azzerata, il sovrappeso si è ridotto (ma non ancora abbastanza), la passione per il basket beh… quella non verrà mai meno. Redivivo. Voto: fate un po’ Voi…


Gara 1

TORINO BASKET – OASI LAURA VICUNA 86 – 78 (26–15; 23–19; 20–21; 17–23).

TORINO BASKET: (6) Sartori 3, (7) Barbato 2, (8) Bonelli 14, (9) Scalzo 5, (10) Morreale 15, (11) Portigliotti 12, (12) Trabuio 1, (13) Ravetti 4, (15) Miglini 13, (18) Corino 17.
Allenatore: Carbone.

OASI: (4) Mina 6, (5) Pecchio 4, (6) Verrastro, (7) Baldovino 17, (10) Pasquero, (12) Giovine, 10, (14) Lucania, (15) Vione 8, (16) Martinetto 33, (20) Strati.
Allenatore: Bianco.


Gara 2

ALFIERI TORINO – TORINO BASKET 68 – 58 (15–11; 20–22; 19–9; 14–16)

ALFIERI: (4) Gadaleta 13, (5) Gazzola 12, (6) Alaria 10, (9) Pilato 4, (11) Ballinari 6, (12) Monachino 7, (13) Bomone, (14) Biga 4, (17) Bogliani 12, (18) Lanni.
Allenatore: Bevilacqua.

TORINO BASKET: (6) Sartori, (7) Barbato 3, (8) Bonelli 20, (9) Scalzo 4, (10) Morreale 7, (11) Portigliotti 6, (13) Ravetti, (15) Miglini 7, (16) Ronco 4, (18) Corino 7.
Allenatore: Carbone.


Gara 3

ORBASSANO – TORINO BASKET 61 – 70 (12–13; 17–27; 18–19; 14–11)

ORBASSANO: (5) Galliano 6, (6) Cercaci 13, (7) Dabbene 10, (8) Rango 3, (10) Rabino 6, (11) Bedetti, (15) Zolin 2, (16) Cuppone 2, (17) Rigo 8, (18) Costa 11.
Allenatore: Dabbene.

TORINO BASKET: (6) Sartori 2, (7) Barbato, (8) Bonelli 7, (9) Scalzo 4, (10) Morreale 10, (11) Portigliotti 12, (13) Ravetti 6, (15) Miglini 9, (16) Ronco 2, (18) Corino 18.
Allenatore: Carbone.

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